Il nuovo Codice della Crisi e l’evoluzione normativa

La disciplina della crisi d’impresa è profondamente cambiata con l’introduzione del Codice della Crisi e dell’Insolvenza (D.lgs. 14/2019) – recentemente modificato dal D. lgs. 136/2024 -, che ha sostituito la Legge 3/2012 e introdotto nuove procedure per affrontare l’insolvenza in modo più efficace e tempestivo.

Tra le novità più rilevanti:

  • l’eliminazione del termine "fallimento", sostituito dalla liquidazione giudiziale,
  • l’introduzione della composizione negoziata della crisi, un nuovo strumento di prevenzione facilmente accessibile anche online.

Oggi l’obiettivo della legge è chiaro: anticipare la gestione della crisi d’impresa e garantire la continuità aziendale, con il supporto di professionisti esperti.


Quando intervenire: segnali d’allarme della crisi aziendale

Uno dei principali errori degli imprenditori è intervenire solo quando la crisi è conclamata. Ma ci sono segnali economici e finanziari che possono aiutare ad agire per tempo.

Segnali da monitorare:

  • Cassa insufficiente per coprire le spese correnti;
  • Ritardi nei pagamenti verso fornitori o fisco;
  • Aumento delle passività e indebitamento a breve termine;
  • Difficoltà nei rapporti bancari (revoca fidi, segnalazioni);
  • Calo di ordini, margini o contratti annullati.

Riconoscere questi segnali precoci è essenziale per attivare strumenti di composizione negoziale assistita e salvare l’impresa, mantenendo la prosecuzione dell’attività.


La composizione negoziale della crisi

È una procedura volontaria, riservata, attivabile online dall’imprenditore commerciale e agricolo che si trova in condizioni di squilibrio patrimoniale o economico-finanziario volta alla nomina di un esperto indipendente, iscritto in apposito elenco presso la Camera di Commercio e scelto da apposita commissione.

È istituita una piattaforma telematica nazionale per il deposito dell’istanza, a cui dovrà essere allegata tutta la documentazione richiesta e l’elenco dettagliato dei creditori.

 

Le misure protettive

L'imprenditore, ai sensi dell’art. 18 Codice della Crisi, può anche chiedere “l'applicazione di misure protettive del patrimonio nei confronti di tutti i creditori oppure nei confronti di determinate iniziative intraprese dai creditori a tutela dei propri diritti”, con esclusione dei diritti di credito dei lavoratori. 

Tali misure dovranno essere confermate o modificate dal competente Tribunale.

 

Il ruolo chiave dell’avvocato nella gestione della crisi d’impresa

Un avvocato esperto con competenze in diritto societario e crisi d’impresa rappresenta una risorsa indispensabile per affrontare con lucidità ogni fase della crisi.

Cosa può fare l’avvocato:

  • Analizzare gli indici di crisi e proporre soluzioni preventive;
  • Redigere piani legali e contrattuali per la ristrutturazione del debito;
  • Assistere l’imprenditore nella negoziazione con banche, fornitori e creditori;
  • Attivare le procedure previste dalla normativa nei tempi corretti.

Agire con il giusto supporto legale fa la differenza tra il salvataggio dell’impresa e la sua liquidazione.


Caso esemplare: quando intervenire per tempo salva davvero l’azienda

Un esempio concreto: una PMI del settore metalmeccanico, con sede in Veneto, inizia ad accumulare debiti verso fornitori e difficoltà di cassa a fine 2023.

L’imprenditore, affiancato da uno studio legale, ha attivato:

  • una composizione negoziata con esperto indipendente,
  • la sospensione temporanea delle azioni esecutive,
  • un accordo stragiudiziale con fornitori e banca.

Risultato? Nessuna procedura concorsuale, personale salvaguardato, impresa ancora operativa.


Checklist: 5 cose da fare subito per prevenire la crisi d’impresa

  1. Controlla settimanalmente flussi di cassa e scadenze fiscali
  2. Verifica gli indici di allerta previsti dal Codice della Crisi
  3. Monitora l’evoluzione dei debiti bancari e commerciali
  4. Fissa una consulenza con un professionista competente in materia
  5. Valuta l’attivazione di una procedura prevista per legge.

Conclusione: la crisi d’impresa si affronta prima che arrivi

Nell’era della crisi d’impresa 2.0, la prevenzione è lo strumento più potente che un imprenditore ha a disposizione.
Grazie agli strumenti previsti dalla nuova normativa, è possibile evitare il fallimento, ristrutturare il debito e salvare l’azienda.

Se sospetti segnali di squilibrio economico o finanziario, contatta lo Studio per una consulenza dedicata: l’avvocato Jennifer Zito ed i suoi collaboratori ti affiancheranno nella prevenzione, gestione e superamento della crisi d’impresa, con strategie concrete e mirate.

Avv. Jennifer Zito

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